Dopo una settimana Angelo e il signor Ventola si
incontrano nuovamente per valutare laspetto economico della gestione aziendale il
tecnico spiega che, riguardo allaspetto economico, si possono utilizzare due
strumenti di analisi: gli indici economici e le catene di indici ognuno dei quali offre
delle informazioni particolari sempre in relazione alleconomicità della gestione.
Gli indici economici mettono in relazione i risultati economici con le principali
risorse usate per ottenerli (terra e lavoro), mentre attraverso le catene di indici
si cerca di scindere un certo parametro (e quindi un determinato fenomeno) in più
componenti, ognuna delle quali con un significato specifico.
Come per i parametri tecnici, anche in questa situazione, per
effettuare unanalisi significativa è opportuno effettuare dei confronti o con altre
aziende, o per più anni; ancora una volta il confronto verrà fatto con il valore medio
delle aziende comparabili individuate in precedenza dal tecnico (Tabella 16). Iniziando con il primo gruppo, gli indici economici, il
tecnico nota che lazienda Ventola si colloca leggermente al di sotto della media per
la produttività ad addetto; passando allesame della redditività sia operativa
(RO/UL) che netta (RN/UL), risultano invece dei valori leggermente superiori a quelli di
riferimento, con un reddito netto per UL oltre i 17 milioni leggermente superiore a quello
di riferimento. Ciò significa che la minore produttività è compensata da una inferiore
incidenza dei costi gestionali soprattutto caratteristici, infatti si nota una riduzione
delle differenze passando da RO/UL a RN/UL. Questo fatto può essere attribuibile o a un
maggior peso dei costi extraziendali (interessi passivi, imposte e tasse) o una minor
presenza delle componenti positive extracaratteristiche (lavori c/terzi) che provocano una
diminuzione reddituale rispetto alle altre aziende considerate. Con lultimo indice
(K/VA) si conferma un giudizio che Angelo aveva già espresso precedentemente:
lazienda dal punto di vista delle dotazioni di macchine ed impianti è
sottocapitalizzata. Questa affermazione però non può avere significato esclusivamente
negativo; infatti, finché le condizioni del mercato lo permetteranno è conveniente per
lazienda ricorrere allaffitto ed al noleggio di attrezzature ma, se queste
muteranno, limprenditore si troverà in difficoltà in quanto dovrà sostenere dei
costi aggiuntivi rispetto alle altre aziende di riferimento.
Indice economico |
Azienda Ventola |
Media riferimento |
PLV/UL |
33.100 |
33.193 |
PLV/SAU |
1.419 |
1.679 |
VA/SAU |
1.126 |
1.402 |
RO/UL |
20.698 |
18.309 |
RN/UL |
17.960 |
16.461 |
RN/ora |
8,164 |
7,4822 |
K/VA |
0,88 |
2,2 |
Il tecnico nota inoltre che riguardo alla produttività e al valore
aggiunto per ha di SAU, la situazione è decisamente favorevole per lazienda
Ventola; nella media delle aziende omogenee considerate infatti, si ha una PLV ad ettaro
circa il 20% superiore a quella dellazienda esaminata (Tabella
17). Con il calcolo degli altri indici,
in particolare di quelli che compongono le catene, Angelo sarà in grado di evidenziare in
quale categoria di costi si è verificata più divergenza e perché. Lanalisi della
catena del reddito netto per unità di lavoro familiare permette di stabilire che la più
elevata redditività per addetto familiare, seppure di poco, registrata nellazienda
Ventola, dipende sia dal fatto che non si ricorra per niente a manodopera esterna, sia
dalla presenza di un migliore rapporto terra/lavoro. Questi due fatti sono più che
sufficienti a controbilanciare il più basso livello di redditività ad ettaro. Il tecnico
ricerca allora una spiegazione del più basso livello del rapporto RN/SAU
nellanalisi delle componenti della seconda catena di indici, da cui si desume che il
problema è proprio allorigine, cioè a livello produttivo: la PLV di ogni ettaro di
SAU è decisamente inferiore rispetto al valore medio di riferimento, segno di una scarsa
produttività della terra o di una difficoltà di commercializzare convenientemente i
prodotti. A questo si aggiunge anche una maggiore incidenza dei costi variabili (21% della
PLV contro 17%), ed una maggiore incidenza negativa della gestione extracaratteristica,
che fa sì che solo l86% del RO si trasformi in RN, contro il 90% nella media. Il
peggior risultato è comunque mitigato dalla minore incidenza percentuale sia degli
ammortamenti che delle spese di manodopera.
Tabella 17 CATENE DEL RN/ULF E RN/SAU
Indice |
Azienda Ventola |
Media riferimento |
Catena RN/ULF |
||
RN/ULF |
17.960 |
16.867 |
RN/SAU |
770 |
830 |
SAU/UL |
23,3 |
21,3 |
UL/ULF |
1 |
1,02 |
Catena RN/SAU |
||
RN/SAU |
770 |
830 |
PLV/SAU |
1.419 |
1.679 |
VA/PLV |
0,79 |
0,83 |
PN/VA |
0,82 |
0,76 |
RO/PN |
0,96 |
0,88 |
RN/RO |
0,87 |
0,90 |
Lanalisi degli indici di redditività,
ROE, ROI,
ROS e ROD, permette di completare il quadro dellaspetto economico della gestione.
Infatti la validità di una gestione risulta non solo dalla redditività per ettaro e per
addetto, ma anche dallentità dei capitali che sono stati investiti per giungere a
quei determinati risultati (Tabella
18).
Tabella 18 INDICI DI REDDITIVITA'
Indice |
Azienda Ventola |
Media riferimento |
ROE |
15,6% |
12,7% |
ROI |
15,0% |
10,5% |
ROS |
62,5% |
55,3% |
ROD |
8,3% |
5,4% |
La redditività dei mezzi investiti dal signor Ventola si presenta
piuttosto soddisfacente, addirittura superiore alla media; dal valore del ROE risulta
infatti che la resa del capitale di proprietà investito in azienda è superiore al 15%,
tasso che potrebbe reggere il confronto con i tassi bancari, ma non bisogna dimenticare
che:
il costo della manodopera familiare non è quantificato per cui la remunerazione del capitale di proprietà contiene anche la remunerazione del lavoro familiare;
il confronto con i tassi bancari è solo indicativo in quanto questi remunerano attività finanziarie a rischio nullo mentre il ROE misura la redditività di attività economiche ad elevato rischio.
Si è scelto di non valorizzare il costo della manodopera familiare in
quanto lazienda Ventola è stata confrontata con aziende omogenee in cui la
manodopera extrafamiliare è praticamente assente (manodopera extrafamiliare = 0,06
UL).
Ipotizzando invece un confronto con aziende agricole di tipo capitalistico, in cui il
ricorso alla manodopera esterna è preponderante, tutti gli indici di redditività
dovrebbero essere ricalcolati introducendo una stima del costo della manodopera familiare
valutata ad un prezzo medio orario dei braccianti agricoli e moltiplicata per il numero di
ore lavorate (nellazienda Ventola sono 3.300 e nella media delle aziende omogenee
sono 4.225). sulla base di queste considerazioni, ci si accorge che se mettiamo il
relazione il reddito ottenuto dallazienda, con il numero di ore lavorate, otteniamo
un reddito medio orario di £ 7.954 per la famiglia Ventola, e di £ 7.820 per la media
delle altre aziende. Ciò significa che, se considerassimo allinterno del Conto
Economico anche il costo della manodopera, ad esempio ad un prezzo di £ 9.000
allora, non avremo come risultato un utile, bensì una perdita.
Lazienda Ventola mostra anche una buona redditività del capitale
complessivamente investito in azienda, sempre se non viene considerato il costo della
manodopera familiare; il ROI infatti, indice che permette di valutare la capacità
dellimprenditore di produrre con le attività caratteristiche un reddito (RO)
adeguato al volume di risorse finanziarie globalmente utilizzate, addirittura supera il
14%, di gran lunga superiore alla media di riferimento. Lazienda in esame mostra per
contro un più elevato costo medio dei finanziamenti esterni (ROD pari all8,3%
contro il 5,4% delle aziende di riferimento).
Dal confronto tra questi due indici, ROI e ROD, è possibile valutare
se lazienda è stata in grado di produrre un reddito sufficiente per pagare gli
interessi sui debiti. Se infatti il rendimento del capitale investito è stato superiore
al costo dei finanziamenti esterni, come in questo caso (ROI ROD = 6,4), significa
che il reddito prodotto dallazienda è riuscito a pagare completamente gli interessi
passivi ed è rimasto un margine ulteriore a favore dellimprenditore (vi è quindi
uninfluenza anche sul ROE).
Nellazienda Ventola, come anche nella media di riferimento, si è
in presenza di un effetto leva finanziaria positivo: in caso di necessità, il ricorso ai
finanziatori esterni (con tassi di interesse inferiori al ROD) avrà delle ripercussioni
positive in termini di reddito netto. La situazione si ribalterebbe completamente se tra i
costi aziendali venisse incluso anche quello della manodopera familiare; in questo caso
leffetto leva sarebbe negativo.
Dallultimo degli indici di redditività si può desumere che il
rapporto RO/PLV è stato migliore che nella media; ciò significa che complessivamente
lincidenza dei costi di gestione, compresi ammortamenti e costo della manodopera,
nellazienda Ventola è stata più bassa che non nella media di riferimento.
I due più importanti indici di redditività, ROE e ROI, possono
costituire gli indici capofila di due catene (Tabella 19) molto utili ai fini di analisi.
Tabella 19 CATENA DEL ROE E DEL ROI
Indice |
Azienda Ventola |
Media riferimento |
CATENA DEL ROE |
||
ROE |
15,6% |
12,7% |
ROI |
15,02% |
10,5% |
RN/RO |
86,8% |
89,9% |
CI/CN |
1,19 |
1,37 |
Catena del ROI |
||
ROI |
15,02% |
10,5% |
RO/PLV |
62,5% |
55,3% |
PLV/CI |
24,0% |
18,8% |
In sintesi le ulteriori indicazioni che si possono ricavare
dallesame delle due catene:
la migliore redditività del capitale di proprietà dipende esclusivamente da un risultato più positivo nellattività tipica, mentre lattività extracatteristica provoca delle ripercussioni negative più accentuate nellazienda Ventola, che non nella media delle aziende prese a confronto;
lazienda esaminata ha un livello di indebitamento inferiore alla media;
il fatto che il risultato dellattività caratteristica risulti migliore nellazienda Ventola, è determinato sia dallottenimento di margini più elevati sulle vendite, probabilmente grazie a dei controlli più attenti sullincidenza dei costi, ma anche dal fatto che a parità di investimenti effettuati si riesce ad ottenere una produzione più elevata.
A questo punto non rimane che analizzare gli aspetti finanziari per i
quali è opportuno stabilire un nuovo incontro.
In questo incontro al signor Ventola e al tecnico non
rimane che affrontare lanalisi degli aspetti finanziari della gestione. Gli
obiettivi da perseguire nellanalisi sono in linea di massima due: valutare
lequilibrio finanziario aziendale e misurare il ricorso dellazienda ai
finanziamenti esterni. Per ciascuno di essi esistono degli indici che permettono di
esprimere dei giudizi sulle caratteristiche aziendali.
Nellanalisi dellequilibrio finanziario nel breve periodo,
condotta attraverso i primi due indici (quoziente di liquidità e di disponibilità) della Tabella
20, Angelo nota che nellazienda
Ventola si può ipotizzare addirittura un eccesso di liquidità. Limprenditore non
sembra correre il rischio di non avere denaro liquido per soddisfare i suoi creditori, ma
forse potrebbe investire meglio il denaro eccedente le necessità immediate. Gli indici di
copertura finanziaria e del margine di struttura, attraverso i quali è possibile
conoscere il livello di equilibrio finanziario nel medio-lungo periodo, indicano che
nellazienda Ventola tutti gli investimenti di durata medio-lunga sono stati
finanziati o con mezzi propri dellimprenditore (che possono considerarsi una fonte a
lungo termine), o con dei mutui a lungo termine. Addirittura più del 90% del capitale
fisso aziendale è stato finanziato esclusivamente dal capitale proprio
dellimprenditore. La situazione finanziaria nel lungo periodo sembra addirittura
più solida che nella media di riferimento.
Dallanalisi degli ultimi due indici, il primo dei quali è già
stato analizzato nella catena del ROE, è evidente come lazienda ricorra poco ai
finanziatori esterni; se da una parte questo potrebbe essere giudicato positivamente in
quanto indica solidità ed indipendenza per lazienda, dallaltra però potrebbe
indicare unazienda poco dinamica che in tal modo non riesce a sfruttare
appieno le opportunità offerte dalla leva finanziaria. A questo punto sono stati
affrontati tutti gli aspetti della gestione, ma il signor Ventola, che ha partecipato
attivamente a tutte le fasi dellanalisi, ha ancora un po di confusione in
testa: sono tanti gli elementi di cui hanno parlato, ed avrebbe bisogno di una nota
sintetica per fissare i principali concetti. Per questo Angelo gli promette un breve
rapporto che riassuma tutti gli argomenti che hanno trattato nei loro incontri, in modo da
costituire un punto di partenza per poter poi condurre lo stesso tipo di analisi anche
alla fine del 1994.
Quozienti |
Azienda Ventola |
Media riferimento |
Liquidità |
2,40 |
0,83 |
Disponibilità |
2,81 |
1,04 |
Copertura finanziaria |
1,05 |
0,96 |
Margine strutturale |
0,91 |
0,78 |
Indebitamento |
1,19 |
1,37 |
Indipendenza |
0,16 |
0,26 |